Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 217 — |
saldamente, a cento metri dal punto occupato prima. La superficie scabra della pianura era ormai libera dagli inspiegabili mostri che la ricoprivano dianzi: riapparivano nettamente le screpolature, i canali sassosi, le punte aguzze delle lave solidificate. Dovunque, calava come un velo grigio punteggiato di scintille di ghiaccio. Era la sera.
— Il freddo ci ha aiutato — disse James traendo lunghi sospiri. — Un altro imprevisto: il freddo, il freddo che dissolve gli organismi....
— Ma noi dobbiamo andar via da questo cimitero! — gridò Max, quasi con spavento.
Fui sollecito a rassicurare l’amico:
— Alla nuova alba partiremo; intanto, prepariamoci.
Il ritorno impossibile
3 ottobre.
Non possiamo tornare!!!
Non possiamo tornare!!!
È finita!!!!
Spaventoso. Mentre scrivo queste parole, mi pare che tutti i vulcani della Luna abbiano ripreso la loro formidabile attività. Sento boati