Pagina:Yambo, Luna paese incomodo.djvu/19

Come fu iniziata la grande impresa.

La nascita del razzo lunare.

(Scrive il prof. Nicola Piccardi di Ancona)


Più che un astronomo, sono un astrofisico, un ricercatore di fatti che abbiano un rapporto qualsiasi con la meccanica celeste. Vivo solo, da tanti anni, in una casuccia che mi lasciarono i miei genitori, in vetta a un poggio presso Recanati: qui passo il mio tempo, studiando, lavorando, nel mio piccolo osservatorio che costituisce lo sbalordimento dei paesani, i quali mi credono una specie di mago.

Vengono spesso a trovarmi mia sorella Romilde, e i suoi cari figliuoli, Marcello e Silvano. Ma loro abitano lontani, oltre la città. Ogni anno, nella buona stagione, lascio la casa alle cure di una vecchia domestica (la Cecchina) e me ne vado a zonzo per il mondo, a ritrovare i soli amici che mi sia fatto nella mia lunga esistenza: il dott. Max Boering, ad Hannover, l’ingegner James Hebert, a San Francisco.