Pagina:Yambo, Luna paese incomodo.djvu/184


— 182 —

vazioni di un piacevole divulgatore di ipotesi scientifiche, il dottor Papp:

«L’uomo è in realtà, un vivente capolavoro della Terra, afferma il Papp. L’adattamento del corpo umano è spinto più innanzi ed è più generale che quello del corpo degli animali.

«Le dimensioni del suo corpo, il suo scheletro, il suo cuore, i suoi organi dell’andatura sono condizionati alla forza di gravità della Terra, e dobbiamo credere che subiscano notevoli modificazioni nei suoi fratelli, abitanti di altri pianeti. Abbiamo riconosciuto che le sue mani e il suo organo dell’udito sono opere causali della Terra. Il calore interno del suo corpo si rivelò come una conseguenza della posizione obliqua dell’asse terrestre. La costituzione del suo sangue risultò dipendente dall’ossigeno dell’atmosfera e dalla universale presenza dei bacteri; tanto il calore interno quanto un succo analogo al sangue dovrebbero essere propri anche degli organismi dei suoi parenti abitatori di altri pianeti. Pensiamo che il suo occhio è un organo cosmico, un adattamento ai raggi del Sole, di cui si devono ritrovare esemplari nel nostro sistema solare dovunque vivano creature capaci di vedere. E qui si chiude il cerchio delle nostre deduzioni: l’uomo è, nella sua apparenza complessiva, una