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satellite è ormai alla fine della sua lunga giornata. Tra breve, centomila anni, a dir molto, non si troverà più sulla superficie della Luna, un atomo di aria e di acqua, sia pure sotto forma di ghiaccio, come adesso. A questo periodo, succederà quello dello sfacimento. È probabile che un giorno la Luna, come pensa quell’astronomo, sotto l’azione del freddo estremo e del calore, si screpolerà, si sbriciolerà nello spazio. Ma intanto, per almeno cento sec oli, noi potremo viver qui, respirando aria e bevendo acqua lunare, e divertendoci magari a far minestroni con i licheni, e i funghi nati sui margini delle paludi. Durantele notti, quando il termometro scende a meno di duecento gradi sotto zero, noi ce ne staremo rannicchiati nel fondo di qualche grotta: d’estate, riprenderemo forza e vigore e, riparati dall’ombra di qualche montagna, sfideremo la temperatura di cinquanta e sessanta gradi al sole....

Una partita di poker

— Ma scusate — mi ha interrotto James, accendendo la pipa — voi non volete mai ritornare sulla Terra?

La domanda mi ha fatto ridere. James non