Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 144 — |
Mi trovo sulla cima di un picco altissimo — tremila metri almeno — e da questa specie di pinnacolo di granito dòmino tutta la parte centrale della Luna. E come se avessi intorno a me una immensa carta planimetrica del nostro satellite. Verso ovest ed in basso vedo, in parte, il mare delle Piogge, che può riguardarsi a buon diritto come la regione più interessante, dal lato pittoresco, fra quante ne.offra la Luna. Qui ritrovo nel mio taccuino alcuni rilievi «geografici» di un valoroso professore dell’osservatorio di Napoli, che mi servono benissimo per riconoscere il panorama. Mi pare utile ripeterli in queste note, perché sono aderentissimi alla realtà.
«Fra il mare della Serenità e quello delle Piogge si delinea la catena degli Appennini, lunga oltre 700 chilometri, larga 200, cioè poco meno estesa ma ben più alta della catena omonima che divide la nostra penisola. Si stima infatti che i monti Hygens, nel mezzo di questa catena, raggiungano i 5000 metri, cioè un’altezza superiore al Monte Bianco. Le montagne lunari (Monte Derfel, Monte Leibnitz, in prossimità del Polo Sud), superando di poco i 7000 metri, non eccedono l’altezza delle montagne terrestri, ma, in proporzione alla grandezza del globo, figurano