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ranno risoluti. Le cinque famose specole di Monte Wilson perderanno il loro primato. Fra pochissimi anni, da questa vetta di duemila metri, gli scienziati potranno scrutare nelle più ampie frontiere dell’universo, entro un abisso siderale d’inconcepibile profondità, due miliardi di nuove stelle, e osservare, alla distanza di soli quaranta chilometri, la superficie lunare. Il prodigio sarà compiuto da uno specchio parabolico, ossia dall’occhio artificiale più grande e più prezioso che l’uomo abbia mai costruito. Uno degli astronomi di Monte Wilson diceva poco t empo fa ad uno studioso che lo specchio del Monte Palomar permetterà di penetrare nella profondità dei cieli per una distanza materialmente inconcepibile alla mente umana, e cioè per circa mille milioni di anni-luce. E in tal modo si potrà avere la conferma sulla realtà dei fenomeni osservati in Eratostene....
Terminato il suo biscotto, Max mi guarda e ride.
— Che ci importa, a noi, del telescopio del Monte Palomar? Noi ci siamo, qui, nella Luna. Ebbene, andiamo a visitare Eratostene! — Max ha gli occhi accesi di curiosità.
— Ci andrei volentieri, se Eratostene non fosse lontano da noi almeno cinquanta miglia: