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oggetti sulla Luna proiettano un’ombra molto forte e molto nera, dalla lunghezza di quest’ombra gli astronomi terrestri potrebbero calcolare l’altezza di una qualsiasi costruzione architettonica.

È facile rispondere a queste troppo facili osservazioni tendenti a negare ogni manifestazione di vita sul nostro satellite, in due modi. Primo: si è proprio sicuri che, a cento chilometri di distanza, il nostro occhio possa vedere oggetti di poche diecine di metri di diametro?

Non si tien conto della relativa opacità dell’atmosfera terrestre? E ancora: ammesso che presunti abitatori della Luna abbiano potuto costruire edifici o agglomerati di case, perché si sarebbero dati a imitare lo stile e il costume degli architetti terrestri? E se questa tanto discussa umanità non avesse bisogno di edifici, di città? Se vivesse nelle viscere della Luna, al riparo dal freddo polare della notte e dal calore spaventoso del giorno?

(A proposito: avete visto, dianzi? Il termometro segnava all’ombra 35 gradi. Al sole 60. Una bella temperatura, certo: ma molto minore di quella fissata dagli astronomi terrestri per le lunghe giornate lunari).

Del resto, a coloro che si ostinano a negare