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Primi passi sulla Luna


Aperta la finestra, fatta calare, la scaletta, siamo discesi alla superficie lunare. Mentre sto scrivendo questi appunti, provo ancora la commozione profonda che mi ha còlto nel momento in cui, sceso l’ultimo piòlo della scaletta, il mio piede ha toccato il suolo della nuova terra conquistata dal genio degli uomini. Ormai, vestiti dei nostri scafandri, non potevamo piu corrispondere tra noi.

Davanti a me, James Hebert, il piu alto, avanzava a passi giganteschi, mentre Max eseguiva strani volteggi sulla sabbia bianca e luccicante che ricopre il pianoro. Improvvisamente ho veduto James balzare in alto, a cinque o sei metri, e ridiscendere lentamente a terra. Max ha voluto fare lo stesso esercizio: e vi è riuscito benissimo, nonostante che egli sia piuttosto grave e lento di membra. Dentro il casco ho riso allegramente: perché io, con un lieve slancio, sono balzato àl fianco di Max, e con un altro salto, ho superato James. Debbo chiarire che io peso soltanto 60 chilogrammi, e, data la mia considerevole energia fisica, posso compiere esercizi ginnastici che anche un uomo molto piú giovane