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pitare! Max è disceso nella cabina delle macchine.

Troppo tardi! Siamo arrivati!. . . .
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Una grande scossa, una mezz'ora d’intontimento. Improvvisamente ho sentito la voce squillante del collega italiano:

- Niente di rotto!?

- Niente di rotto - ha risposto la voce di Max Boering.

- È necessario però studiare meglio le partenze e gli arrivi, con questi maledetti razzi....

Io, che mi sto alzando a fatica, penso che, forse, il difficile problema potrà risolversi in avvenire con la costruzione di un nuovo motore più elastico e più obbediente ai comandi.

Max Boering, mentre si struscia una gamba, risponde al mio pensiero:

- Ogni invenzione ha bisogno di essere riveduta, provata, modificata. Abbiamo avuto troppa fretta. Volevo dir questo, quando venni al campo di lancio · di San Francisco. Intanto però noi dovremo pur contentarci di questo primo razzo, cosi brutale nella partenza e nell'arrivo, se vorremo ritornare alla Terra....

- Però, è un bel fatto! - L’italiano riaccende la luce, osserva il quadrante di marcia.

Noi siamo arrivati nella Luna!... Il tachimetro