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natale. Infatti, agitando appena le braccia, ci siamo innalzati, lenti lenti, fino al soffitto della cabina, dove abbiamo appoggiato -la · sommità dei nostri crani.
- Tra poco ci siamo.... - ha esclamato festosamente il prof. Nicola - stappiamo la bottiglia!
Max aveva disposto in mezzo a noi i tre bicchieri, che galleggiavano nell'aria, liberamente. Con un cavatappi a leva, la bottiglia è stata stappata: ma il liquido non ha potuto essere versato nei calici, perché usciva, a piccole bolle; dalla bottiglia e andava ad applicarsi al soffitto, riunendosi in una vasta macchia lucida.
- Non importa bere - ha osservato il prof. Nicola - quel che preme, è oltrepassare senza inconvenienti questo critico momento. Senza che noi possiamo accorgersene, il nostro razzo sta adesso compiendo un capovolgimento totale. Fino adesso, abbiamo viaggiato con la punta rivolta allo Zenith, verso la Luna. Adesso, per scendere sul nostro satellite, dovremo rivolgere la punta del nostro fuso verso la Terra. Io non; provo alcun disturbo circolatorio.... e voi?
Io e Max abbiamo scosso negativamente il capo.
- La cosa si spiega facilmente - ha detto