fosse generalmente priva di atmosfera, il freddo dello spazio celeste, in ogni caso vicino ai zoo gradi sotto zero, senza differenza d’altezza avvolger-ebbe tutta la superficie lunare. Però, se colà ci fosse ghiaccio, almeno temporaneamente, dovrebbe pure esserci un’atmosfera di vapore acqueo. E allora, questo vapore d’acqua formerebbe un mantello che potrebbe spiegare la differenza di temperatura a seconda dell’altezza. Cosi, il fatto che non solo le cime dei monti, ma i più bassi fondi dei crateri, ordinariamente irradiano luce viva, potrebbe costituire l’indizio della presenza del ghiaccio anche in quei luoghi profondi. Forse, se sulla Luna è esistito qualche liquido, questo deve essersi raccolto nelle basse regioni della sua superficie; e se, più tardi, si è solidificato in ghiaccio, pur astraendo dall'azione protettrice di un qualsiasi involucro aereo, il procedimento di trasformazione avrà dovuto iniziarsi nelle cavità recondite, dove l’azione dissolvente del Sole deve esser quasi trascurabile a causa dell’ombra che durante la massima parte. del giorno lunare le pareti dei circhi proiettano sul suo interno».