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come il ghiaccio. A questo riguardo l’occhio terrestre è messo sull'avviso dal fatto che sulla Luna molte vette montagnose sono, come presso di noi le vette delle Alpi, più bianche che non i loro dintorni più bassi: invero alcune di esse rilucono cosi fortemente, che spesso col loro bagliore rompono le fitte tenebre della notte lunare, allorquando la Terra manda loro la sua luce, e la Luna si mostra a noi nella luce cinerea. Allora con il canocchiale si vedono talvolta alcuni punti luminosi, per lo più gli stessi che anche a Luna piena si fanno notare per il loro vivo splendore; cosi, ad esempio, le regioni di Aristarco ed Erodoto risplendono si fortemente nel crepuscolo che li circonda, che una volta si credette di poterli riguardare come focolari di vulcani ancora attivi.

«Alcuni astronomi, sia pure seguendo i concetti terrestri, chiamano un errore geologico l’ipotesi che sulla Luna le vette possano essere costituite da un materiale diverso da quello del restante delle montagne su cui sorgono (per esempio, il marmo), eccetto che non si voglia considerare quest’altro materiale come ghiaccio. Però non devesi dimenticare che la causa che presso di noi copre di ghiaccio le montagne non può agire che in misura assai più debole sulla Luna, tanto povera di aria; ché se la Luna