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discutersi. Con accurate osservazioni di lunga durata è stato stabilito che la superficie interna di quel circo di montagne cambia regolarmente la sua tinta con la posizione del Sole. A tutta prima, quando il Sole incomincia a rischiara re la superficie interna, nulla di notevole si manifesta: la superficie bigia diviene sempre più chiara. Ma più tardi, non appena il Sole ha raggiunto l’altezza di più di zero gradi, deviando dalla regola,- quel piano non continua a divenire più chiaro, fino a Luna piena, ma per contro più scuro, all'incirca fino all'istante di mezzogiorno per quel luogo, per ricominciare a farsi più lucido con l'abbassarsi del Sole. È impossibile l’attribuire ad una qualsiasi illusione ottica questo fenomeno che, d'altronde, non si constata mai altrove sulla Luna; esso sarebbe spiegabile, ammettendo che piccoli resti di umidità racchiusi nei circoli siano vaporizzati dal calore del Sole, cosi da formare coltri di nebbie, che si stendono sul suolo della superficie esterna, e che soltanto il Sol e meridiano riesce a dissipare.

«Con ciò l’osservazione dimostra che, in ogni modo, l’acqua allo stato liquido o di vapore esiste sulla Luna in quantità molto piccola; ma con ciò non è detto che essa vi debba mancare nel suo terzo stato di aggregazione, quello solido,