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aver superato distanze nello spazio in confronto a cui quelle raggiunte dai più arditi aeronauti e dai più valorosi aviatori possano dirsi semplici salti di cavallette? Eppure, eccoci qui in perfetta salute, a guardarci serenamente in faccia.... E intorno a noi ruotano vertiginosamente le terre dell’Universo. Siamo qui, a dispetto di tutte le leggi fisiche che tengono incatenati gli uomini alla superficie del loro mondo! Siamo qui, come nella carrozza di un rapido, ad aspettare l’ora della cena e quella del riposo.... Di che cosa dobbiamo temere? Noi scenderemo leggermente sulla superficie lunare, valendoci della forza di spinta dei razzi, che faranno bravamente da freni.
Arriveremo in pieno giorno, cioè quando il sole batterà spietatamente sulle terre lunari. Poi usciremo dal fuso, respirando l’aria compressa dei serbatoi che porteremo sulle spalle. Cammineremo leggeri leggeri, quasi sfiorando il suolo del nostro satellite. Tutto andrà bene, se non ci allontaneremo troppo dal razzo, che sarà, almeno per i primi tempi, il nostro asiJo e la nostra base di rifornimento.
- Ma quando le nostre provviste di acqua e di aria saranno esaurite.... - Max ingoiava ora lesto lesto grossi bocconi di cioccolata, come per darsi coraggio — che faremo, allora?