Pagina:Yambo, Ciuffettino.djvu/85


— 71 —


Ciuffettino, benchè la situazione fosse tutt’altro che allegra, continuò a sghignazzare. Non poteva tenersi, proprio!

— Ah! tu seguiti a ridere! - aggiunse lo scienziato, tentennando il capo in atto di minaccia - devi essere un ignorantello della campagna!... Adesso la voglia di ridere te la caverò io...

— O guarda! - disse Ciuffettino - che colpa ci ho io se avete quel naso che pare un peperone?

— Al cospetto di un uomo che da duecento anni si affatica intorno ai sublimi quesiti della natura, e che ha dato al mondo i frutti portentosi del suo genio, tu osi sghignazzare?...

— Duecento anni? - esclamò Ciuffettino, meravigliato - voi avete duecento anni?.. li portate bene... Ve ne davo un centinaio solamente...

Il dotto trascinò nel circolo dei colleghi il ragazzo, e lo presentò all’assemblea con queste parole:

— E’ un povero idiota... una specie di minuscola scimmia... bisognerà istruirlo!...

Tutti guardarono curiosamente Ciuffettino, come se fosse stato un animaletto di nuovo genere.

— Comincieremo a mandarlo alle scuole inferiori - proseguì il solito scienziato.

— Senta, signor... signor? - chiese Ciuffettino.

— Mi chiamo Sotutto.

— Senta, signor Sotutto: io andrei volentieri a scuola, ma a pancia piena...

— Che sciocchezza! Io, per esempio, non ho mangiato da sei mesi, piccolo ignorante!

— E io da dieci mesi e mezzo! - ribadì un altro con uno sbadiglio.

— Beati loro! - disse Ciuffettino - io, invece, non mangio da stamattina, e mi sento languido, languido...