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VIII.

In cui Ciuffettino si trova senza volerlo in una città di sapienti.

Allora Ciuffettino, piano piano, in punta di piedi, trattenendo il respiro, scese dal letto, traversò la cucina, fece due boccacce al lupo mannaro e alla degna consorte, tirò un calcio al gatto, andò all’uscio, lo aprì... e si precipitò fuori, nella foresta.

Tra gli alberi altissimi penetravano i primi raggi del sole fulgido.

Il ragazzo, aspirando con gioia la fresca aria del mattino, e sentendosi tutto allegro per