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tappandosi le orecchie. Di tanto in tanto li riapriva, ma per un attimo. E si pigiava sempre più le mani cortro le orecchie. Forse, se avesse potuto ficcarsi un paio di metri sotto terra, lo avrebbe fatto. Nel bosco tenebroso non si udiva il fruscio di una
foglia, il crepitìo di un ramo spezzato, il susurro di un animaletto notturno. Nulla. Ma Ciuffettino aveva paura. E tremava: e tremava: e dentro di sè continuava il famoso monologo.
— E se venisse il lupo mannaro, che ci sarebbe di male? Non ti mangerebbe mica! E poi, sono tutte storie... che raccontano le nonne di Cocciapelata per addormentare i bimbi cattivi... storie ridicole.