Pagina:Yambo, Ciuffettino.djvu/51


— 37 —


— E, sai, ci sarà da fare un miglio!...

— Colpa tua: se correvi meno!

— Bravo! Ma io correvo dietro al gatto!

— E io correvo dietro a te!

— Io, per stasera, a Cocciapelata non ci ritorno davvero!

— E i fochi del nipote del barbiere Tosacani?

— Ma a quest’ora sono stati belli e accesi...

— Bah! io voglio andare a dormire nel mio letto.

— Figurati! se torno a casa, il babbo gli è capace di rompermi il manico della granata su la schiena...

— Ma sai che è un bel tipo, quel tuo babbo!

— Capirai: il sor Teodoro sarà andato subito a raccontargli ogni cosa... Guai se ci penso! mi si rizzano i capelli su la testa... No, no, a casa per una settimana almeno non ci ritorno...

— Vieni via, grullo: ti proteggo io!

— Bella protezione! Grazie.

— Vieni, sì o no?

— No, no e no.

— Davvero?

— Davvero, davverissimo.

— Allora, buonanotte!

— Che... mi lasci solo?

— Eh! una volta che non vuoi venir via!

— Dopo avermi messo in questo imbroglio, mi pianti come un cavolo!...

— Ho sonno...

— Io, per me, dormo ai piedi di un albero.

— Eh! ma io non ci sono abituato, e avrei paura di buscarmi un raffreddore. E poi dicono che nella pineta, di notte, ci passeggi il lupo mannaro... Brrr... Vieni via anche tu!

— Non vengo, non vengo!