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— E, sai, ci sarà da fare un miglio!...
— Colpa tua: se correvi meno!
— Bravo! Ma io correvo dietro al gatto!
— E io correvo dietro a te!
— Io, per stasera, a Cocciapelata non ci ritorno davvero!
— E i fochi del nipote del barbiere Tosacani?
— Ma a quest’ora sono stati belli e accesi...
— Bah! io voglio andare a dormire nel mio letto.
— Figurati! se torno a casa, il babbo gli è capace di rompermi il manico della granata su la schiena...
— Ma sai che è un bel tipo, quel tuo babbo!
— Capirai: il sor Teodoro sarà andato subito a raccontargli ogni cosa... Guai se ci penso! mi si rizzano i capelli su la testa... No, no, a casa per una settimana almeno non ci ritorno...
— Vieni via, grullo: ti proteggo io!
— Bella protezione! Grazie.
— Vieni, sì o no?
— No, no e no.
— Davvero?
— Davvero, davverissimo.
— Allora, buonanotte!
— Che... mi lasci solo?
— Eh! una volta che non vuoi venir via!
— Dopo avermi messo in questo imbroglio, mi pianti come un cavolo!...
— Ho sonno...
— Io, per me, dormo ai piedi di un albero.
— Eh! ma io non ci sono abituato, e avrei paura di buscarmi un raffreddore. E poi dicono che nella pineta, di notte, ci passeggi il lupo mannaro... Brrr... Vieni via anche tu!
— Non vengo, non vengo!