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tro. Che cos’è, la parola uomo? Un nome...? Un nome comune, eh? Benissimo, un nome comune. Di che genere? A proposito: di quante specie può essere, il genere?

Ciuffettino volse l’occhio al compagno, che alzò due dita della mano, facendo un certo verso con la bocca per significare la parola due. E Ciuffettino, pronto:

— Duecento.

Il maestro diede un balzo su la poltrona.

— Ma come! pensaci bene: è tanto facile!... Di quante specie... su da bravo... Di’...?

— Duemila...!

Il povero maestro sudava freddo...