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è il capitano... mastro Mangiavento... E tu puoi aiutarci!

— Io!!! - disse il bambino, pieno di terrore.

— Sì... tu! Non stai tutte le sere a cena con mastro Mangiavento? Non dormi tutte le sere nella sua cabina? Dunque ascolta. Lui, di solito, si chiude con il paletto... Quando sei ben sicuro che il capitano dorme la grossa, non fai altro che levare il paletto per lasciarci libero l’ingresso... Lo leghiamo come una mortadella, e... ma a questo dobbiamo pensarci noi. A te daremo subito tanti bei fiorini... Anzi, eccoti intanto la caparra...

— Ma io credo che vi giri il capo! - urlò Ciuffettino, inviperito, respingendo con orrore il danaro che il birbaccione gli offriva - io... io dovrei... tradire il mio capitano... un uomo a quel modo!... e poi, fosse anche un brigante come voi altri, certe azioni... mai e poi mai!... Sarò stato un ragazzaccio, non avrò avuto voglia di studiare, avrò mangiato lo stracotto al mi’ padrone, e avrò dato dei dispiaceri alla mi’ mamma, che, poverina, non se li meritava davvero: ma certe brutte cose io non le ho mai fatte, e non le farò mai, nemmeno per un tesoro, perchè piuttosto che tener di balla alla canaglia, morirei di fame!...

— Ciuffettino! - mormorò minacciosamente il solito marinaio - pochi discorsi: o ci aiuti, o guai a te!....

— Adesso, a buon conto, dirò tutto a Mastro Mangiavento!...

— Guardatene bene!...

— Che, che, dirò tutto, io!

— E noi ti faremo la pelle!

— Potete fare quel che volete, ma tanto da me non otterrete nulla!...