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XIX.

Dove Ciuffettino dimostra il proprio carattere generoso, e si fa buttare in mare piuttosto che commettere una cattiva azione.

Bisogna sapere che mastro Mangiavento aveva posto una grande affezione a Ciuffettino, e per quanto gli si dimostrasse, nei modi, piuttosto rude, e non gli risparmiasse nessuna fatica, pure, nell’interno, gli serbava una grande tenerezza. Ciuffettino gli ricordava il su’ povero figliuolo, morto molti anni prima, mentre lui si trovava lontano, nell’Oceano, a rischiare la vita per guadagnare il pane alla famiglia. Proprio glielo ricordava in tutto: nella faccia, nella piccolezza della persona, nelle mosse...

O allora, perchè taceva il burbero? direte voialtri.

Lo faceva, perchè aveva capito il male della bestia... ossia, di Ciuffettino: e si era fitto in capo di trasformare l’indole di quel ragazzo. Padron Mangiavento era cocciuto nelle proprie idee: e quando si era giurato di fare una cosa, non c’erano santi, bisognava che mantenesse il giuramento.

— Voglio farne un omino per bene! - ripeteva sempre,