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XVIII.
In cui Ciuffettino diventa di punto in bianco un istancabile lavoratore.
Quella sera Ciuffettino mangiò le aringhe che non gli piacevano, e Melampo divorò la zuppa di brodo rancido che gli piaceva moltissimo.
La mattina dopo Mangiavento disse a Ciuffettino in tono brusco:
— Senti, ragazzo mio, qui, a bordo, il pane bisogna guadagnarselo!
— Io, veramente, il pane non me lo sono guadagnato mai, e mi meraviglio! - rispose, imbronciato, il ragazzo.
— E’ che credi che sia una vergogna, guadagnarsi il pane? Intanto, ecco: piglia quella secchia e quella scopa e lava il ponte...