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XVII.
Dove Ciuffettino, sfuggendo dalle grinfe di Mastro Spellacane, è costretto a seguire il capitano Mangiavento nei suoi viaggi di lungo corso.
Melampo e Ciuffettino erano giunti alla spiaggia. In un seno tranquillo una vecchia nave mercantile se ne stava, immobile, specchiando lo scafo nero e rugoso nelle acque limpide.
Su la riva, manco l’ombra di una capanna: il deserto addirittura.
— Rifugiamoci là dentro - disse il cane, tuffandosi risolutamente nell’acqua, e nuotando con vigore verso la nave - aspetteremo che venga notte, e poi cercheremo di ripigliar la via di Cocciapelata.
— Eh! - bofonchiò Ciuffettino, il quale si trovava sempre su la groppa del cane - se avessi dato retta a te, a quest’ora dormirei in casa del mi’ babbo...