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il gigante verrà degli infedeli;
Isotta rapirà: la fidanzata
di Orlando è questa, e non ve n’ha più bella
di lei, sotto il sereno ciel d’aprile,
oppure di novembre: io, d’Orlando
nemico occulto dal sembiante onesto,
favorirò la trama nella notte
E Orlando guiderò nella battaglia
per liberar la bionda fidanzata,
e insieme per condurlo alla rovina!
E guiderdone a me sarà l’articolo
che il Messaggero stamperà in sua cronaca,
nel raccontare il fiero caso occorso
al furibondo eroe di Roncisvalle!
QUADRO PRIMO.
La sala del castello di Orlando.
Orlando e Gano di Maganza.
Orlando. Parli?
Gano. Non parlo!
Orlando. Taci?
Gano. Taccio, è vero:
ma il mio silenzio svela il mio pensiero.
Orlando. E quale?
Gano (con voce commossa). Il male,
ti attende - orrende
sciagure pendono
su la tua testa.
Orlando (tentennando la testa di legno).
Parli tu il vero?
Gano.
Il vero parlo, Orlando:
coraggio: il caso è molto miserando
(ride mefistofelicamente: poi, ripigliandosi per non farsi scorgere da Orlando).
T’han rubata la sposa!
Orlando (sbatacchiando le gambe di qua e di là).
Oh! menti! menti!
Gano. Giuro al Signore!