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XII.
Il giorno dopo, verso il tramonto, Ciuffettino e il cane giunsero ad un crocicchio, al quale mettevano capo quattro strade. Una di queste, innalzandosi su le pendici de’ colli, serpeggiava e si perdeva in alto, fra il verde delle pianta.
Il cane la indicò a Ciuffettino.
— Ecco - disse.
— Che cosa?
— La via di Cocciapelata.
— Oh! guarda! ci siamo di già... - mormorò il bambino, sorpreso.
— Sicuro: e fra un paio d’orette, camminando lesti, arriviamo a casa tua...
Ciuffettino si grattò un orecchio.
— Un paio d’ore sole?
— Poco più, poco meno.
— Senti, senti!
E ci fu un lungo silenzio.
— Andiamo? - fece il cane. - Per essere un bambino sperduto, hai una bella fretta di rivedere il tu’ babbo e la tu’ mamma!
Ciuffettino si diede un’altra buona grattata all’orecchio.