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pratiche, (come assurde e speciali concezioni del destino tedesco), anziché come i reali propositi di governanti responsabili. Ma gli stessi reggitori della Germania ben sapevano quali piani concreti, quali intrighi bene orditi si nascondevano dietro a ciò che i professori e gli scrittori andavan dicendo ed eran contenti di procedere senza molestie, riempiendo i troni degli Stati balcanici con principi tedeschi, mettendo ufficiali tedeschi al servizio della Turchia, per allenare i suoi eserciti e trattare di interessi col suo governo, sviluppando i piani di sedizione e di ribellione nell’India e nell’Egitto, ed accendendo fiamme nella Persia.

Le richieste fatte dall’Austria alla Serbia, furono puramente e semplicemente un passo nel vasto piano che già avviluppava l’Europa e l’Asia, da Berlino a Bagdad. Essi speravano che quelle richieste non avrebbero sollevato l’Europa, ma intendevano avanzarle, l’avessero sollevata o no, perchè si ritenevano pronti per la prova finale delle armi. Il loro piano era quello di allacciare, entro una vasta cerchia di potere militare tedesco e di controllo politico, il centro dell’Europa fin oltre il Mediterraneo, nel cuore dell’Asia; e l’Austria-Ungheria doveva essere così il loro strumento ed il loro pegno, come la Serbia, la Bulgaria e la Turchia con gli importanti Stati dell’Oriente. Effettivamente l’Austria-Ungheria doveva