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ci riporta San Giovanni: τετὲλεσται, e nulla più.
Leggendo i Vangeli – specialmente il Quarto, quello di San Giovanni o del Gnostico, chiunque sia colui che assunse il suo nome e il suo abito – io vedo di continuo che l’immaginazione è messa innanzi come la base di ogni vita spirituale e materiale; e, inoltre, per Cristo l’immaginazione era una semplice forma dell’amore e l’amore era sovrano nel senso più esteso del termine. Circa sei settimane fa il medico mi accordò il permesso di mangiare del pane bianco invece del ruvido pane nero o bigio del regime ordinario. È una vera ghiottoneria. Parrà strano che del pane secco possa essere una ghiottoneria. Per me lo è a tal punto che, alla fine di ciascun pasto, io mangio accuratamente le briciole rimaste sul mio piatto di metallo o cadute sulla grossa salvietta che ci serve di tovaglia per non sporcare la tavola; e non lo faccio per fame – il vitto che mi dànno è sufficiente – ma solo per non perdere nulla