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è il compimento d’una profezia, perchè ciascuna opera d’arte è la conversione d’un’idea in una immagine. Così pure ogni creatura umana deve essere il compimento d’una profezia, perchè ciascuna creatura umana dovrebbe essere la realizzazione di qualche ideale, sia nello spirito di Dio che nello spirito dell’uomo. Cristo trovò il tipo e lo delineò; talchè il sogno di un poeta virgiliano, a Gerusalemme o a Babilonia, nel lungo cammino dei secoli, s’incarnò in colui che il mondo «attendeva».

Per me, una delle cose più dolorose della storia si è che la vera rinàscita di Cristo – che produsse la cattedrale di Chartres, il ciclo delle leggende d’Artù, la vita di San Francesco d’Assisi, l’arte di Giotto e la Divina Commedia di Dante – non abbia avuto la libertà di svilupparsi secondo le sue proprie linee interne, ma invece sia stata interrotta e violentata dalla fredda rinàscita classica che ci ha dato gli affreschi di Raffaello, l’architettura di Palladio, la tragedia francese convenzionale, la cattedrale di S. Paolo,