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ramento artistico seguono Dante nell’esilio e imparano «come sa di sale – lo pane altrui e com’è duro calle – lo scender e il salir per l’altrui scale»; essi acquistano per un momento la serenità e la calma di Goethe e tuttavia non ignorano quel che Baudelaire ha gridato a Dio:

O Signore, dammi la forza e il coraggio di contemplare il mio corpo e il mio cuore senza vergogna.

Con loro proprio svantaggio, forse, traggono dai sonetti di Shakespeare il segreto del suo amore e se ne impadroniscono; essi contemplano con occhi nuovi la vita moderna, perchè hanno ascoltato dei notturni di Chopin o perchè hanno maneggiato dei gioielli greci o hanno letto la storia della passione che un uomo ebbe un tempo lontano per una donna dalla capigliatura fine come l’oro e dalla bocca simile a una melagrana. Ma la simpatia del temperamento artistico si rivolge di necessità a ciò che ha trovato la sua