Pagina:Wilde - De Profundis, Milano, Bolla, 1926.pdf/119

l’anima delle cose – non faccia eco. Come Teofilo Gauthier io son uno di quelli pei quali il mondo esterno esiste.

Pur tuttavia, ora ho coscienza che sotto tutta questa bellezza, per quanto soddisfacente essa sia, c’è qualche spirito nascosto le cui forme e i cui contorni dipinti non sono che pure manifestazioni ed è con questo spirito ch’io voglio mettermi in armonia. Sono stanco delle formule fisse degli uomini e delle cose. Il Mistico nell’Arte, il Mistico nella Vita, il Mistico nella Natura – ecco ciò che io cerco. Ho assolutamente bisogno di trovarlo in qualche luogo.

Ogni volta che si subisce un giudizio, tutta la vita vien giudicata – come tutte le sentenze sono delle sentenze di morte; ed io sono stato ben tre volte in giudizio! La prima volta, lasciai la sala per essere arrestato; la seconda, per essere ricondotto al carcere di detenzione; la terza, per venir cacciato in galera per due anni. La società, come noi l’abbiamo costituita, non avrà più alcun posto da offrirmi; ma la Natura le cui sottili