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com’è detto, essi hanno trovato o troveranno una morte improvvisa, caduti in un’insidia tesa per un altro. Ma una fine tragica di tal fatta, benchè lo spirito d’Amleto la sfiori un poco con la sorpresa e la giusta aria della commedia, non si conviene realmente a dei personaggi come loro. Essi non muoiono mai. Horazio, il quale, per «difendere dinnanzi ai malcontenti Amleto e la sua causa»,
Absents him from felicity a while
And in this harsh world draws his breath in pain,
muore, ma Guildenstern e Rosencrantz sono immortali come Angelo e Tartufo e devono essere collocati assieme a loro. Essi sono la metamorfosi che la vita moderna ha fatto dell’antico ideale dell’amicizia. Colui che scriverà un nuovo trattato de Amicitia dovrà serbar loro un cantuccio e tesserne l’elogio in prosa tuscolana. Sono tipi oramai fissati per tutti i tempi. Censurarli equivarrebbe a mostrare «una mancanza d’apprezzamento». Si trovano semplicemente fuori della loro sfe-