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2 | quando il dormente si sveglierà |
— Davvero? — disse.
— Pare incredibile, — riprese lo sconosciuto volgendo lo sguardo su Isbister e sottolineando ogni parola con un gesto della sua mano languente. — Sono sei notti.... Sì, sei notti che non dormo affatto!
— Avete chiesto un consiglio al vostro medico?
— Oh! Sì! Bei consigli davvero! Mi ordina dei sonniferi! Ma le medicine sono buone per la maggior parte degli uomini.... non per me.... Il mio sistema nervoso.... Il mio caso è difficile a spiegarsi.... Io non oso prendere.... sonniferi molto potenti
— Ciò aumenta la difficoltà, — rispose Isbister, che stava lì, in quella via stretta, sentendosi proprio inutile al suo compagno, chiedendosi ansiosamente ciò che poteva fare.
Era evidente che quell’uomo aveva un gran desiderio di raccontare le sue disgrazie.
Un’idea, naturalissima in una simile circostanza, permise al giovane pittore di continuare quella conversazione.
— Io non ho mai sofferto d’insonnia, — aggiunse con accento marcato, ma ho conosciuto dei casi simili al vostro e so che i pazienti hanno sempre trovato qualche rimedio.
— Non oso più tentar nulla, io.
L’uomo parlava con stanchezza, e dopo un gesto di scoraggiamento, il colloquio rimase per un istante interrotto.
— Se provaste a far del moto? — suggerì timidamente Isbister, e distogliendo lo sguardo dalla dolorosa figura del suo interlocutore, esaminò il suo vestito da touriste.
— Ho tentato, e questo tentativo non è stato il