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70 quando il dormente si sveglierà


di dar la luce? O la città tutta intera era sempre illuminata affinchè non esistesse la notte?

Un altro problema si presentava alla sua mente: nessuna delle due stanze era provvista di caminetti: si era forse in estate o quegli appartamenti non erano altro che per la stagione calda? O tutta la città era uniformemente riscaldata o raffrescata? Tali domande lo interessarono; allora esaminò la superficie liscia dei muri, il letto costruito così semplicemente, le ingegnose disposizioni per mezzo delle quali il servizio domestico era praticamente abolito. E in tutto, nella stessa strana assenza di ogni ornamento e nella grazia nuda di forma e di colore egli si sentiva sodisfatto. Vi erano numerose sedie molto comode, una leggera tavola montata su ruote silenziose e carica di bottiglie, di bicchieri e con due piatti colmi di una sostanza, chiara che somigliava alla gelatina. Nessun libro, nessun giornale; non il necessario per scrivere.

— Il mondo è cambiato davvero! — pensò fra sè.

Sopra un intero piano della seconda stanza, notò dei cilindri doppi disposti in linee bizzarre su cui erano tracciate iscrizioni verdi su fondo bianco, che armonizzavano col sistema decorativo della stanza stessa. Inoltre, nel centro di quel riquadro, un piccolo apparecchio di circa un metro quadrato sporgeva leggermente, volgendo verso la stanza una superficie liscia e bianca e avendo davanti a sè una sedia. Per un momento pensò che tali cilindri potessero essere dei libri, o un nuovo sistema sostituito ai libri, ma l’aspetto era ben diverso.

I caratteri impressi su quei cilindri lo confondevano: a prima vista parevano scritti in lingua russa; poi potè distinguere qualche parola, ma mutilata o biz-