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Capitolo VII.

Nelle stanze silenziose.

Graham era tornato ad esaminar l’appartamento: la curiosità, a dispetto della fatica, lo teneva in moto. La camera in fondo era alta: il soffitto a forma di cupola, aveva nel centro un’apertura oblunga che terminava in un cannone simile ad un imbuto, nel quale girava un largo ventilatore apparentemente destinato ad aspirar l’aria, e la debole nota di quel meccanismo era l’unico suono in quella stanza silenziosa. Negli intervalli che facevano le ali del ventilatore, Graham potè intravedere alla sfuggita un lembo di cielo e fu sorpreso di scorgervi una stella: quindi osservò la sfarzosa illuminazione di quelle stanze, dovuta a un gran numero di lampade incandescenti e sottili, disposte lungo la cornice del muro. Nessuna finestra: allora si ricordò che in tutti i saloni immensi, in tutti i corridoi che aveva attraversato con Howard, non aveva notato alcuna finestra. Ve ne erano? A dire il vero, esistevano delle aperture che si aprivano sulla vasta strada, ma erano state forse praticate allo scopo