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68 quando il dormente si sveglierà


riaprì si accorse che non aveva sognato davvero. Allora si mise a toccare e ad esaminare ad uno ad uno i mobili così poco famigliari che adornavano le due stanzette, e guardando in uno specchio ovale vide riflessa la sua immagine e ne restò stupefatto.... Vestito con un elegante abito color porpora e bianco, di un bianco azzurro, con la barbetta grigiastra, tagliata a punta, coi capelli neri fra i quali brillavano alcuni fili d’argento, accomodati accuratamente sulla fronte, ma in modo così strano! pareva un uomo di forse quarantacinque anni. Per un istante non si rese conto che quella fosse proprio la sua immagine, e riconoscendosi, scoppiò in una gran risata.

— Dovrei andar così dal vecchio Warming, — esclamò, — e farmi offrire un pranzo alla trattoria.

Quindi pensò a ciascuno degli antichi amici avuti nella sua giovinezza, e in mezzo a quei cari e piacevoli ricordi dovette convenire che tutti coloro coi quali avrebbe potuto ora rallegrarsi erano morti da anni e anni.... A tal pensiero fu còlto da una dolorosa angoscia, e il suo volto impallidì sotto l’effetto di quell’improvvisa costernazione.

Il ricordo tumultuoso delle piattaforme mobili, e dell’enorme facciata di quella strada meravigliosa, gli tornò in mente: rivide distintamente la folla plaudente; rivide quei consiglieri vestiti di bianco, lontani, muti, ostili, ed allora si sentì un essere molto piccolo, sperduto, impotente, miseramente in evidenza in un mondo inverosimile.