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36o QUANDO IL DORMENTE SI SVEGLIERÀ

una scossa salì di nuovo e ancora una volta sconfisse il neniiiOO’. Guardo al di sopra delle sue spalle, e uno strano spettacolo colpì la sua attenzione: l’imbarcadero dell’est, quello di Shooter’s Hill, pareva inalzarsi. Un getto di luce che assunse una gran forma grigia, una specie ’di cappuccio di fumo, sfavillò neiraria e per un secondo quella forma incappucciata rimase immobile, lasciandb cadere dalle sue spalle enormi masse di metallo, quindi un denso fumo si sprigi-onò da essa. Il popolo aveva fatto saltar tutto in aria: imbarcaderi e aereopiani.... Un altro sprazzo di luce e una forma grigia identici, emersero- ad un tratto da Norwood; e m-entre egli guardava si udì un sordo rumore, e l’enorme -colonna d’aria lanciata colla prima esplosione venne a -colpirlo. Dapprima raereopilo cadde da una parte, quasi capovolgendosi, e fu sul punto- di rovesciarsi interam-ente. Graham, ap-poggiato sul suo paravento, lottava ’disperatamente col volano che gli oscillava -s-o-pra la testa. Quindi la ’«gconda colonna d’aria, quella di Norwood, Venne a cò-lpire la sua macchina o-bliquamente. Graham si aggrappò ad una traversa, mentre l’aria gli fischiava int-orn-o in una raffica vertiginosa. Gli parve di esser sospeso, immobile, neirat-mosfera.... in pr-o-dnto di cadere.... poi ne fu sicuro-.... e non potè guardare in basso.... Con un’incredibile rapidità cominciò a riassumere tutto ciò che -era a,cca-duto fin dal suo risveglio,; i momenti di dubbio-, i momenti di potere, e, alla fine, la scoperta terribile del tradimento calcolato di Ostro-g.... Era sconfitto, ma la città era salva.

La città era salva! i