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354 QUANDO IL DORMENtE SI SVEGLiERÀ

anche essi avrebbero avuto g-loriosi momenti in mezzo ai miserabili londinesi. E improvvisamente Graham li colpì. Egli aveva mirato sul corpo deiraereopiano ma, proprio aU’ultimo momento, la sua mente era stata attraversata da una migliore idea: e facendo alcuni serpeggiamenti, venne ad urtare aH’estremità deiraJa di tribordo con tutto il suo peso accumulato. La scossa 10 rigettò indietro: la prua scivolò attraverso la liscia estensione deH’aereopiano verso la cima. Graham si sentiva spinto in avanti daU’enorme macchina che lo trasportava insieme col suo aereopilo e in quel breve momento, che a lui parve un secolo, egli chiedeva a sè stesso ciò che sarebbe accaduto. Migliaia di persone strillavano e Graham constatò che la sua macchina era tenuta in equilibrio’ suU’orio della gigantesca carena che lo trascinava: guardò sopra alla sua spalla e vide la trave centrale dell’aereopiano e l’ala opposta elevarsi oscillando. E attraverso alle membrane, egli ebbe la visione di sedie che scivolavano, di facce dagli occhi spalancati e di mani aggrappate alle sbarre di appoggio, inclinate. Le intelaiature mobili ’dell’ala opposta, si aprirono bruscamente: l’aereonauta manovrava per raddrizzare 11 suo veicolo. Al di là un secondo aereopilo fece un improvviso sbalzo per evitare le scosse e le giravolte del suo compagno fuori d’equilibrio’. La vasta superficie ondeggiante delle ali sussultò e Graham sentì che il suo aereopilo aveva oltrepassato il margine che lo tratteneva. Il mostro ferito, completaim’ente rovesciato, precipitava nel vuoto. Graham non si rese un conto esatto che, dopo