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348 QUANDO IL DORMENTE SI SVEGLIERÀ udì un rimbombo assordante e, a brani intermittenti, il ritmo e lo slancio del canto rivoluzionario-. Da una fessura tra la folla, egli vide che un gran numero di persone saliva ancora le scale. — Il Maestro-1 Ecco il Maestro! — gridavano alcune voci e la folla diveniva sempre più densa. Il tiratore fece sforzi ostinati per giungere al passaggio centrale. - ’ — Il Maestro arriva! Il Dormente! Il Maestro! IISigUore e Padrone! — urlavano quelle voci. ImprovVi-sament-e, a due passi di distanza, sorsero le uniformi nere delle guardie rivoluzionarie, e per la prima e l’ultima volta in vita sua, il tiratore vide Graham, e lo vide vicino: alto e bruno, dalla nera e ampia veste, dal volto pallido e risoluto-, dallo sguardo rivolto sempre innanzi a sè,; l’eroe, che per tutte le piccole cose da cui -era circondato, non aveva nè orecchi, nè occhi, nè pensieri.... Fino alla fine de’ suoi giorni, il tiratore si ricordò il volto livido del Dormente khe; in un momento, era passato e scomparso, pientre egli rimaneva là, spingendosi a gomitate, fra la folla ondeggiante. Una giovane guardia, piangendo di terrore, lo urtò, per precipitarsi bulle case e continuò la sua corsa, mu-gblando:

— Posto all’aereopilo! La campana che annunziava la partenza, suonò improvvisa — potente -— e poco melo’diosa; con quel suono assordante negli orecchi, Graham si avvicinò aH’a-ereo-pilo e si inoltrò n-elPombra della sua ala inclinata. In tal modo si accorse che un certo numero di p-ersòn-e attorno a lui si offrivano di accompagnarlo, ma -egh rifiutò con un gesto: aveva bisogno di riflettere sul modo di contenersi per metter la mac