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Capitolo XXIV.
Il combattimento degli aereopiani.
Lungo la via che correva da un capo all’altro dell'imbarcadero catturato di Roehampton, due Sentinelle, vestite -di azzurro pallido stavano rannicchiate, stringendo le loro carabine, e spalancando gli occhi per guardare nell’ombra l’imbarcadero di Wimbledon Park. Di tanto in tanto, i due uomini scambiavano qualche parola in quella cattiva lingua parlata in’quel tempo dalla loro classe. I partigiani di Ostrog avevano rallentato il fuoco, quindi cessato del tutto, dopo di che il numero di nemici era sensibilmente diminuito. Ma gli echi della battaglia che ferveva costantemente in basso, nelle gallerie inferiori dell’imbarcadero, sahvano talvolta quando si rallentavan le fucilate. A qualche metro dietro di essi, giaceva un combattente, morto, colla faccia rivolta al cielo, colla sua giacca di tela azzurra che lentamente finiva di bruciare nel punto in cui la palla aveva forato il petto.
E proprio accanto a quel cadavere, stava seduto