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Mentre giungono gli aereopiani 829
che lottiate tutta la vostra vita. Non vi allarmate però anche se rimarrò sconfitto, anche se fossi completamente ’disfatto. Egli stenti che l’idea della quale s’impossessava il suo spirito, era troppo vaga per esprimersi con delle parole, quindi si fermò un momento e si slanciò in vaghe esortazioni, per finir poi in un mare- di parole. Una gran parte di ciò che declamava non era che r eloquenza umanitaria di un secolo scomparso, ma il suo accento di convinzione dava vita a quelle banalità. E raccontò ciò che fossero gli antichi giorni per il popolo del nuovo stecolo, alla donna che gli stava a fianco.; — Io giungo a voi dal passato, col ricordo di un secolo che sperava. Il mio secolo era un secolo di sogni.... di principii.... un secolo di nobili aspirazioni.... Nel mondo intero noi avevamo posto fine alla schiavitù; nel mondo intero avevamo sparso il desideri.di veder cessare la guerra, il desiderio che tutti, uomini e donne, potessero vivere. nobilmente nella pac^ e nella libertà.... Ecco ciò che noi speravamo una volta. E che co-sa, è avvenuto di queste speranze? Dov’è giunto l’uomo dopo questi duecento anni? Immense città, vaste potenze, una grandezza collettiva che ha oltrepassato i nostri sogni.... non è per questo che noi abbiamo lavorato, ed è ciò che esiste. Ma che cosa è stato fatto di queste innumerevoli esistenze che costituiscono questa vita più grande? Che cosa è divenuta l’esistenza individuale? Essa è rimasta come è sempre stata: dolore e lavoro; osta-_ coli c chsillusioni, colla lusinga, l’ingordigia del potere, della ricchezza c di tutte quelle forze impiegate m piua perdita, atrofizzate o viziate. L’antica fede