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328 QÙANDO IL DORMENTE SI SVEGLIERÀ
Graham lanciò un’occhiata alle lenti nere della camere oscure, alle grandi orecchie degli apparecchi attenti,.ipioi la guardò., — Io séno ancora il Maestro, — disste lentamente, e il volo rapido di una flotta di aereopiani passò attraverso i suoi pensieri. — E Voi avete fatto ciò? Voi, che siete la nipote di Ostrog? 1
— Per voi, — replicò la fanciulla, — per voi, affinchè Voi, che siete stato aspettato dal mondo intero, non siate privato del vostro potere. Graham rimase un miomento in silenzio’, òohteinplahdola. I suoi dubbi e le sUe esitazioni èrìàilo scorniparsi davanti a quella donna; egli ricordò le cosie che si era proposto di dire fe ancora una volta tenne fronte agli apparecchi, e la luce, attorno a lui, divenne più intensa. — Voi mi avete salvato, — disse, — voi avete salvato il mio potere. E la battaglia incomincia. Dio sà quello che succederà questa notte.... almeno ciò non sàrà il disonore.... ^ I Tacque: poi si rivolse alle invisibili m’oltitudini che lo guardavano attraverso quei grotteschi occhi neri. Dapprima egli parlò lentamente. — ^Uopnini e donne del nuovo sècolo, voi vi siete sollevati allo scopo ’di combàttere per l’umanità.... E nella lotta che si presenta, la vittoria sarà difficile.... S’interruppe (per cercar le frasi; i pensieri che gli si affollavano alla mente, prima che arrivasse la fanciulla, riapparvero infatti, ma trasformati e scevri di quel carattere eteroclito chie li aveva sciupati. — Oggi tutto comincia di nuovo, — esclamò, -— questa b’attagha che si avvicina, che giunge, fulminea, stasera, non è che un principio. Forse è necessario