Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
Mentr,e- giungono gli aereopiani 827
’— È stata lei che d ha avvisato di ciò che aveva fatto Ostrog, — disse.. ’ Il Volto della fanciulla era infiatómato e le pes’anti anella della sùa nera chioma, ricadevano sulle sue spalle: le pieghe del suo abito di molle seta ondeggiavano al ritmico movimento de’ suoi passi. Via via che ella si avvicinava, il cuore di Graliam batteva precipitote’amente: ogni dubbio era scomparso. Sulla staglia, l’ombra avviluppò e velò le foime di Elena; l’eccitazione del suo volto diminuì ed fessa si trovò vicino a lui. — Voi non d avfeite tra’ditoy J— disse.) i— Siete con noi. — Dove eravate? — domandò Graham. — All’uffido delle sezioni del sud-ovest. Dieci minuti fa non sapevo ancora che foste tornato: e sono andata a quegli uffici per avvertire i capi affinchè annunziassero al popolo il vostro ritiorno. — Io sono tornato appena ho saputo.... — Lo siapeVo 1 — esclamò, — do sapevo che sareste stato dei nostri. E sono io, che l’ho detto- loro. Essi si sono sollevati; il mondo intero si solleva. Il popolò si è risvegliato» Grazie a Dio, non ho agito inutilmente. Voi siete ancora il Maestro. — Voi li avete avvisati, — disse Graliam lentamente, e vide che nonostante il suo franco sguardo, le labbra della fandulla tremavano, e che la sua gola oppressa ansimava. — Io li ho avvisati: ero qui quando ho udito dar l’ordine di far venire i negri a Londra per sorvegliarvi e per ridurre il popolo all’ordine.... per farvi prigioniero. Ed ho buttato all’aria tutti questi disegni. Sono usdta e ho parlato al popolo. E voi siete ancora il Maestro.