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3aé QUANDO IL DORMENTE SI SVEGLIErX

Egli aVeVa già studiato- alcune frasi vaghe, piene di sentim-entalismo democratico, quando tutto ad un tratto-, fu assahto da molti dubbi. Constatò che la’sua fede, nella sua parte eroica, e nella sua vocazione, aveva perduto la sua bella sicurezza, che era stata Sostituita dal quadro di una piccola futilità p-retensio-sa, in un deserto tumultuoso di destini incompren-. sibili. Improvvisamente concepì tutta la verità: quella rivolta contro Ostrog era stata maturata da molto tempo, condannata anticipatamente a fallire, primo inovimiento della passione inabile contro le cose inevitabili. Quel rapido volo di aereopiani, f)®hsava, rappresentava abbastanza bene il destino che piombava su di lui e si meravigliava di aver potuto considerare le coiSe sotto un altro aspetto. In tali critiche circostanze, egli gettò assolutamente da papte ogni esame e ogni discussione, deciso, a qualunque costo, di andare fino in fondo di dò che aveva determinato di fare. E per incominciare, non poteva trovar da dire una sola parola. Mentre che stava tutto imharaz’zato, esitante, atteggiandosi a pronunziare sciocche scuse, si udirono delle grida di sorpresa e dei rumori di passi che correvano qua e là. — Aslpettatel — esclamò qualcuno-, e una porta, si aprì.:. — Essa viene, — dissero alcune voci. Graham si voltò mentre la luce si affievolì. Nella cornice della porta, vide una forma grigia, leggera, che si avanzava attraverso una sala spaziosa. Il cuore di Graham sussultò. Era Elena ’Wo-tton. Un’eSclamamazione tumultuosa la seguiva e la circondava: l’uomo Vestito di giallo uscì daH’ombra entrando- nel cerchio di luce.