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3l8 QUANDO IL DORMENTE Si SVEGLIERÀ per fare una domanda, ma ne fu impedito daires’clamazione veemente di un altro personaggio che indicava; nel medésimo tempo, qualche cosa colla sua scarna mano. Egli alzò gli occhi: l’aeropilo che aveva Veduto levarsi dalla piattaforma volante, allorché aveva guardato in quella direzione, si avanzava ora verso di eslsi. Il suo volo rapido e regolare, era ancora per lui qualche cosa di abbastanza nuovo per trattenere la siua curiosità. La macchina volante si avvicinò, diventando sempre più grande, e oltrepas’sando finalménte l^.dinea più lontana delle rovine, giunse in vista delle Moltitudini di fondo’. Essa affondò attraversando quello spazio’, risalì, passò sopra a quelle teste, e, per evitare il massiccio Palazzo del Consiglio risalì ancora, forma trasparente, attraverso le m’embrane della quale si scorgeva H’aereonautai solitario,; quindi sparì al disopra delle rovine. Graham tornò ad osservare Ostrog che faceva dei segnali colle braccia mentre i suoi compagni si affrettavano ad abbattere il muro accanto a lui. Un momento dopo, l’aeropilo si mostrò di nuovo; piccolo punto lontano, disegnando’ una vasta curva e rallentando la sua Velocità. Quindi, improvVÌs‘am-ente l’uomo vestito di giallo domandò,: •— Che co’sà fanno? Che cosa fa il popolo? Perchè lasciano Ostro’g lassù? Perchè non lo catturano? Essi stanno per S’ollevario.... L’aeropilo lo sollevai Ahi L’immenso fracasso che veniva dal basso, fece eco a questa esclamazione. LO’ strepito delle armi verdi oltrepassò l’abisso intermedio fino a Graham: in fondo un certo numerp di uniformi nere e gialle si slan