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La lotia nel Palazzo del Consiglio 3i5 uomo Vesitito di nero: in quel mom-ento udì vicino a sè un gran colpo che partiva da un’arma verde mandando un nuvolo di fumo acre che gli sfiorò il volto e una lama d’acciaio brillò. L’imimensa sala cominciò a girare.,.. EgH vide un uomo vestito di azzurro pallido che pugnalava uno degli agenti vestiti di nero e giallo, distanti da lui meno di tre passi; quindi sentì afferrarsi ancora. Ora lo trascinavano in due direzioni: gli parve che gli dicessero qualche cosa; voleva cercar di capire ma non ci riusciva. Qualcuno lo aveva agguantato per le gambe per sollevarlo malgrado i suoi vigorosi sforzi. Ad un tratto capì e cessò di resistere: alcuni uomini lo soUeva,vano sulle loro spalle, l’allontanavano dal pericolo, e lo trasportavano nel centro dell’atrio. Diecimila persone lo acclamavano. Intanto Graham si rendeva conto che una specie di guardia del corpo, si formava attorno a lui: alcune persone si agitavanio; si spolmonavano, lanciando ordini vaghi. E vicino a lui, l’uomo in giallo dai baffi neri che aveva già notato fra coloro che l’ayevano salutato nell’anfiteatro pubblico, dirigeva e comandava. L’atrio era tutto stipato di una folla in rivoluzione; la piccola galleria di metallo si curvava sotto il peso degli insorti che emettevano grida di acclamazione; le tende all’esti-emità erano state violentemente tirate da parte lasciando veder l’anticamera piena di una densa moltitudine. Il tumulto gli permetteva appena di farsi udire dall’uomo che gli era vicino. — Dov’è Ostrog? — donrandò. Quegli a cui era rivolta questa interrogazione, stese la nrano sopra alle teste, nella, direzione opposta all’apertura: le finestre inferiori erano aperte e alcuni