Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
3o4 quando il dormente si sveglierà — È l’-opera tìi Ostrog! Ostrog, la canaiglia! Il Maestro è tradito I La sua voce era fioca e una schiuma cadeva dalla sua bocca schifosa. Egli enumerava ad uno ad uno tutti gli orrori inesplicabili che la Polizia negra aveva commesso a Parigi e seguitò la sua strada vomitando invettive. i — Oistnolg, il miserabile, il bandito! Ostrog l’assassino!!, j Per un momento GrahaJm rimase immobile poiché ancora una volta gli semhr^a ché tutto • ciò fosse un so’gno, quindi rivolse lo sguardo, sui grandi edifizii a picco che, da ogni parte, rimaneVan avvolti in una nebbia azzurra al di sopra dei lumi, e in basso sulle file rumoreggianti delle piattaforme sti cui il popolo correva, si spolmonava e gesticolava: — Il Maestro è tradito 1 II Maestro è tradito! Improvvisamente la situazione si disegnò reale e incalzante nel suo spirito e il suo cuore cominciò a battere violentemente. — Ci siamo, — disse. — Avhei dovuto ptrevederlo. L’ora è giunta, — e riflettendo prontamente, domandò: — Ché cosà debbo fare? — Ritornare al Palazzo del Consiglio, — rispose Asano. — E perchè, facendomi conoBfcehe, non mte ne appellerei? Il popolo è qui. •— Voi perderete il vostro tempo. Essi non crederanno che siate voi. Ma andranno invece ad ammassarsi neUe vicinanze del Palazzo del Consiglio. Là troverete i loro conduttori. La vostra forza è là, con loro. — Ma sie non fosse ché una semphce diceria?