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2gs gUÀNDO IL DORMENTE SI SVEGtlERA tillava a traverso una fitta rete di fili di ferro e un intrecciamento di forme confuse, al disopra di una sfolgorante irradiazione di luce. Un muggito ruppe il silenzio e il richiamo assordante della sirena dalla parte delle piattaforme aereostatiche, avvertì la gente che un aereopiano era pronto a prendere il volo. Graham restò un momento con gli occhi fissi sul marciapiedi di partenza iUtiminato. Poi il suo sguardo tornò alle costellazioni del Nord. Poi Asano lo condusse per vie traverse, ai grandi quartieri del giuoco e degli affari, ovte si facevano e si Ipietidevano la maggior parte delle fortune della Città. Ciò gli dette l’impressione di una serie quasi interminabile di sale altissime, circondate da file sovrapposte di gallerie, sulle quali si aprivano migliaia di uffici, ed erano traversate da una moltituidine complicata di ponti, di marciapiedi, di rotaie aeree, di cavi e di trapezii. E là più’ che altrove, la nota di vitalità Veemente, di attività incontrollabile, affannata, si mostrava potente. Dappertutto violenti avvisi, della réclames, al punto che^egli pensò di aVer perduto la testa nel cozzar furioso della luce e dei colori. Macchine parlanti, dalla Voce particolarmente aspra, abbondavano e riempivano l’aria di uno sthiamazzo energico, di un gergo stupido. Esse dicevano: — Chiudete gli occhi e lasciatevi sdrucciolare I — Dji-houp, Bonanza. — Ciarloni, venite e ascoltate! L’immenso spazio gh sembrava pieno di persone immerse in una agitazione profonda, o che sorgesse dappertutto per oscuri sortilegi, eppure egli apprese che questo luogo era relativamente deserto, che le grandi convulsioni politiche dei ’giorni precedenti ave