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Nelle vie della Città 277 un nuovo rumor di tromba: GlouRgloup; e ricominciò:; I — Parigi è adesào pacificato. Ogni resistenza è finita. GIoup! La Pobzia Nera occupa tutte le posizioni importanti della città. Essi hanno combattuto con grande bravura, cantato degli inni di lode ai loro antenati del poeta Kipling. Una o due volte sono sfuggiti aU’autorità di coloro che li conducevano e hanno torturato e mutilato degh insorti feriti e catturato uomini e donne. Morale: niente ribellione! Ah! ah! Gloup! Gloup! Sono uomini forti. Arditi e bravi. Che ciò serva di lezione agli straccioni disordinati della città, immondezza della terra! Gloup! Gloup! La voce cessò di stridere, e nella folla corse un mormorio di disapprovazione. — Maledetti negri! Un uomo, presso di loro, cominciò ad arringare la folla. — Fratelli! È il Maestro che ordina tutto questo? È veramente il Maestro? — La Polizia Nera? — fece Graham. — Che cos’è? Non ho io....? Asano gh toccò il braccio e l’avvertì con lo sguardo.... In quel momento un altro organo fece sentire un grido acuto e assordante e si mise a schiamazzare, con una r’oce piccola e stridentissima: — Yahaha, à’aha, Yap! Ascoltate un giornale vivente! Giornale vivente! Yaha! Spav-entevole attentato a Parigi. I parigini esasperati dalla Poh zia Nera commettono numerosi massacri. Terribili rappresaglie. I tempi barbari ritornano. Del sangue! Del sangue! Yaha! La tromba parlante più vicma articolò in una maniera fonnidabde.