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2 58 QUANDO IL DORMENTE SI SVEGLIERÀ cati pubblici, aveva avuto un aspetto particolare, era stato un movimento Umitato al quartiere politico, comparativamente stretto, e che tutte le sue esperienze anteriori avevano girato attorno alla sua situazione. Ma ecco che il cuore della città si offriva al suo sguardo nelle ore più laboriose ed attive della notte; egli vedeva la vita reale e non officiale, vedeva il popolo tornare ai suoi propri interessi immediati; vedeva le abitudini comuni del tempo nuovo. Dapprima essi entrarono in una contrada le cui vie mobìli dirigentisi in opposti sensi erano affollate di persone in liVrea di tela bleu. Graham osservò che questa compagnia faceva parte di un corteggio, il quale, spettacolo bizzarro, percorreva le vie seduto. Gli uomini portavano bandiere di grossolana stoffa rossa guemite di iscrizioni. «Niente disarmo» si leggeva su quelle bandiere, per la maggior parte scarabocchiate grossolanamente e con una ortografia variabile; «Perchè disarmeremmo?» «Niente disarmo». Una dopo l’altra le bandiere passavano a torrenti e in ultimo Venne il canto della rivolta, acoopipagnato ida up’òrchestra assordante d’insoliti istrumenti. — Dovrebbero esser tutti al lavoro, — disse Asano. — Non hanno preso cibo da due giorni, o se l’hanno avuto, l’hanno rubato. Quasi subito Asano si volse per evitare la folla che assisteva oziosa al passaggio dei cadaveri che erano portati daU’ospedale a un cimitero,; spigolature della messe di morte della prima rivolta. Quella notte pochi dormivano, tutti erano fuori. Un’animazione immensa,; perpetue foUe perpetuamente rinnovate, circondavano Graham!; un tumulto incesa