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262 QUANDO IL DORMENTE SI SVEGLIERÀ mento.... la folla, la grande mastea dei poveri. Si estingueranno? Ma noi; non si estingueranno mai. Essi soffrono e la loro sofferenza è una forza che noi stessi.... Ostrog fece un movimento d’impazienza e quando tornò a parlare, assunse un tono differente. — Non v’inquietate di ciò,; — egli disse. — Tutto sarà accomodato in poco tempo. La folla e un bruto ■ enorme e stupido,. Che cosa importa se essa non, si estinguerà? Anche se essa non mnofe, può sempre essere domata e dominata, lo non ho alcuna simpatia per gli schiavi. Due notti fa, voi avete udito urlare e cantare quella gente. Le era stato insegnato queU’inno. Eppure se aveste presO’ il primo venuto, e d’improvviso gli aveste domandato perchè egli gridasse, non ve l’,avrebbe saputo dire. Essi credevano che le loro grida vi allettassero e s’im|maginavano di testimoniarvi in tal modo la loro fedeltà e il loro affetto. In quel inomeiito essi sarebbero stati pronti a massacrare il Consiglio.... Oggi, essi incominciano già a mormorare contro coloro che hanno rovesciato il Consiglio. •— No, no; non è così! — protestò Graham. — Essi gridavano perchè la loro esistenza- è miserabile, senza gioia, senz’orgoglio, e. perchè.... in me.... in me.... speravano.... ’ — E qual era la loro speranza? Qual è? Qual diritto hanno essi di sperare? Essi lavorano male e Vogliono la ricompensa di coloro che lavorano bene. La spe-, ranza deH’umanità.... qual è? Che un giorno sorgeràil superuomo, che un giorno l’inferiore, il debole e lo stupido, potranno esser soggiogati, oppure eliminati. Il mondo non ha posto per i cattivi, per gli _ 1